Cappellacci dei briganti con ragù
vegetariano, se non fosse per quel po’ ti stracchino!!
Prima domenica d’agosto 2020, pasta fresca autoctona del mio
Molise, i cappellacci dei briganti.
La sola cosa certa di questo formato di pasta e la sua
collocazione geografica, il Molise
Avvolti in un alone di mistero, le origini di questo formato
di pasta restano solo nei pochi ricordi orali tramandati nelle famiglie da
quasi due secoli.
Dispute culinarie fra nobili famiglie, ricordi di bambini
terrorizzati alla vista di briganti a cavallo con strani copricapo, ed infine
soldati piemontesi che non riuscendo a catturare tutti i briganti nei boschi
molisani crearono un formato di pasta simile ai loro copricapo.
Comunque la vogliate raccontare i cappellacci sono molisani
e dei suoi briganti.
Solitamente un piatto che veniva condito con ragù di carne
oppure funghi, oggi noi lo proveremo in una versione quasi vegetariana ma
sempre saporito e ricco di ingredienti della stagionalità.
Ingredienti:
farina di grano tenero bio tipo 0, semola di grano duro
macinata a pietra, olio sale peperoncino, melanzane, peperoni verdi friggiteli,
pomodorini confit, panna da cucina, stracchino semiduro, ricotta
stagionata basilico e fiore di menta.
Execution:
prima operazione, ma naturalmente la pasta, dopo aver
mescolato le farine di cui sopra impastiamo con acqua tiepida un filo d’olio
evo e un pizzico di sale, creiamo un bel panetto liscio e segoso e lasciamolo
riposare in frigo avvolto in una pellicola.
Mentre l’impasto riposa in modo che si attivi il glutine noi
prepariamo il nostro ragù vegetariano, mondiamo le melanzane e i peperoni
friggiteli, le melanzane le tagliamo a tocchettini, con tutta la loro buccia, i
friggiteli invece li taglieremo a rondelline, privandoli di tutti i loro
semini,
padella sul fuoco con olio evo e spicchi di aglio nuovo,
lasciamo dorare l’aglio e tuffiamo in padella le verdure lasciandole stufare,
appena ben rosolate togliamo la padella
dal fuoco e teniamo da parte.
L’impasto a riposato abbastanza e quindi procediamo a realizzare una sfoglia di un paio di
millimetri di spessore, da cui ricaveremo dei dischetti di 4 – 5 cm di diametro, avvolgiamo
ogni dischetto di pasta sul dito indice, bagniamo il bordo e creiamo un cono che
risvolteremo all’insù nella sua base. Per maggiori delucidazioni sul blog www.dallegnoaifornelli e presente un video tutorial su come
realizzare questo formato di pasta fresca straordinario.
Pasta pronta che
lasciamo asciugare su di un vassoio, quindi possiamo procedere alla
preparazione del condimento, riportiamo sul fuoco la padella con le melanzane e
i friggiteli gia stufati, lasciamo scaldare e se il tutto dovesse risultare
troppo denso aggiungiamo un goccio di acqua, assaggiamo e aggiustiamo di sale.
Portiamo anche a bollore l’acqua per lessare la pasta e
teniamola pronta, aggiungiamo in padella un po’ di pomodorini confit e della
panna da cucina, tagliamo a dadini dello stracchino stagionato e aggiungiamolo
in padella che sarà sempre sul fuoco ma a fiamma flebile molto bassa.
L’acqua per la pasta bolle e quindi la saliamo e caliamo i
cappellacci, pochi minuti basteranno per la loro cottura, preleviamoli dalla
pentola con l’aiuto di un ragno e versiamoli nella padella con il condimento,
lasciamo insaporirli girandoli delicatamente e quando saranno ben impregnati
del nostro ragù impiattiamo, guarniamo infine con foglia di basilico e un
imbiancata di ricotta stagionata, a completare un rametto con i fiori di menta
che rilasceranno il loro delizioso aroma.
Flaviano vi saluta augurandovi buon pranzo e buona domenica
rimandandovi alla prossima ricetta.
PS, con questa di oggi sono presenti nel blog ben 501
ricette.
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ciao da Dal legno ai fornelli