Chitarra home made al ragù di castrato.
Il pranzo della domenica in famiglia oggi ci vede alle prese con un classico, pasta fresca alla chitarra, condita con un intenso ragù di castrato, per la precisione abbiamo un carrè di castrato che serviremo come secondo piatto, il ragù ottenuto lo utilizzeremo per condire la nostra pasta, nella ricetta vi illustrerò solamente l’esecuzione e l’impiattamento, per gli ingredienti e la preparazione del ragù vi rimando alla ricetta successiva, ( Carrè di castrato al ragù), spostiamoci quindi in cucina ed andiamo a preparare la nostra pasta fresca di oggi.
Ingredienti
Semola di grano duro rimacinata, farina di grano tenero di tipo uno, sale olio evo e acqua.
Per l’impiattamento ricotta stagionata e basilico.
Execution:
Mescoliamo le farine setacciandole e aggiungendo un po’ di sale, formiamo la fontanella e versiamoci dentro dell’olio evo e acqua appena tiepida,iniziamo ad impastare fino ad ottenere un panetto il più possibile liscio ed omogeneo, lasciamo a riposo per una mezzora in maniera da far assorbire tutta l’umidità e si attivi la maglia glutemica.
Trascorso il tempo di riposo dividiamo il panetto ricavandone delle sfoglie spesse e non più larghe dell’attrezzo che ci apprestiamo ad utilizzare, la chitarra, un telaio in legno che mentiene dei fili sottili di acciaio, che ricordano le corde della chitarra, strumento musicale,
posizioniamo sulle corde la sfoglia ed esercitando pressione con il matterello vedremo cadere al disotto di esse lunghi fili di pasta simili a spaghetti quadri, il loro spessore sarà dato dallo spessore della sfoglia e dalla pressione esercitata sulla chitarra, infatti se se spingiamo facendo ruotare il matterello la sfoglia tenderà naturalmente ad allungarsi e di conseguenza a ridurre il suo spessore, mentre al contrario se esercitiamo una leggera pressione con il matterello facendogli fare solamente un quarto di giro, la sfoglia conserverà il suo spessore originale dando vita ad uno spaghetto più doppio, comunque provateci e deciderete voi le dimensioni da dare alla pasta, terminata la stesura della pasta, lasciamola stesa su di un vassoio coperto da un canovaccio ad asciugare,
il ragù borbotta nel tegame ed è ormai pronto, quindi portiamo ad ebollizione abbondante acqua in pentola, saliamo e caliamo la pasta alla chitarra che impiegherà pochi minuti dal bollore per la sua cottura, scoliamo bene e condiamo con il ragù, dove per quasi tre ore a cucinato il carrè di castrato, impiattiamo guarnendo con una generosa imbiancata di ricotta stagionata e foglie di basilico, serviamo fumante e augurandoci buon pranzo Flaviano alias dal legno ai fornelli vi saluta e vi rimanda alla prossima ricetta, dove serviremo il carrè di castrato che ci ha donato questo fantastico ragù, non prima però di avervi rinnovato l’invito a seguire il blog www.dallegnoaifornelli.com e a lasciare un vostro gradito like e commento, un saluto da Flaviano e alla prossima.
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ciao da Dal legno ai fornelli