I miez zit rutt chi man.
(mezzi ziti spezzati con le mani e conditi con ragù rosso di involtini ).
Impastire, in paese erano tanti gli artigiani e fra questi non mancavano i sarti, tenevano insieme i pezzi di stoffa, di giacche pantaloni ed altro, per le prime prove, utilizzando un filo di cotone bianco facile da spezzare, grossolano ma sottile, il filo per impastire, so gia che vi state chiedendo cosa centra il filo i sarti con la cucina, bene il filo in questione lo vedevo girare in cucina spesso la mattina delle domeniche, si perché mia madre con quel filo avvolgeva gli involtini per tenerli fermi ben arrotolati, e il nostro divertimento da bambini era quello di slegare e privare del filo gli involtini per poi poterli finalmente assaporare.
La classica pasta della domenica, quella da consumare in famiglia, che piace proprio a tutti grandi e piccini, mezzi ziti, i miez zit, rigorosamente spezzati con le mani, pasta lunga, pasta secca una delle migliori, pasta liscia trafilata a bronzo, grezza ma molto delicata e bisognosa di attenzioni particolari, in cottura, regina dei pranzi in famiglia, no non è una dichiarazione d’amore, ma il giusto tributo ad un formato di pasta che non stanca, non passa e mai passerà di moda, il classico indiscutibile sono senza dubbio gli ziti alla genovese, al secondo posto conditi con un ragù di carne ed è proprio quello che condirà il nostro primo piatto di pasta della domenica in famiglia, ma sapete perché bisogna spezzare con le mani questo formato? Possiamo trovare in commercio formati gia tagliati in fase di lavorazione, ma credetemi non è proprio la stessa cosa, una volta decisa la lunghezza e iniziato a spezzarli, noteremo la presenza di piccoli gomitini di pasta , infatti spezzando questo formato di pasta secca avremo come dire degli scarti di lavorazione, Candele, zitoni, ziti, mezzi ziti, e bucatini sono dei cilindri di pasta lunga, nei loro diversi diametri e spessori, bene immaginate adesso cosa succede spezzando questo tubicino di pasta, si formeranno dei piccoli gomiti angolati di pasta che assolutamente vanno tolti, infatti dopo la cottura si mischieranno con i diversi condimenti e verranno gustati con una pratica non contemplata dal galateo, La scarpetta, ma di questo parleremo in altre ricette, adesso spostiamoci ai nostri fornelli per iniziare la ricetta che ci accompagnerà in questa domenica in famiglia.
Ingredienti:
Fettine di vitello, passata di pomodoro, sedano carota e cipolla, aglio prezzemolo e sale, vino rosso foglie di alloro, formaggio grattugiato e per ultimo ma non ultimi mezzi ziti, spezzati con le mani.
Execution:
Iniziamo subito preparando gli involtini, battiamo le fettine di vitello con il batticarne per snervarle, sistemiamole una per volta sul tagliere e condiamole con aglio e prezzemolo tagliati molto finemente, un pizzico di sale e avvolgiamole dando forma agli involtini, fermiamo con un po’ di stuzzicadenti e procediamo così per tutte le fettine. Prepariamoci un bel trito di sedano carota e cipolla e teniamolo da parte, in un bel tegame dai bordi alti versiamo dell’olio evo, portiamolo a temperatura abbastanza alta e tuffiamoci dentro gli involtini, rosoliamoli violentemente per sigillarli e quindi sfumiamoli con del vino rosso, una volta evaporata la parte alcolica aggiungiamo il trito preparato e continuiamo a stufare per qualche minuto, saliamo e aggiungiamo la passata di pomodoro, un paio di foglie di alloro e copriamo, abbassiamo al minimo la fiamma del fornello piccolo e lasciamo cucinare così per almeno tre ore.
Finalmente ora di pranzo, il ragù con gli involtini e ormai pronto e quindi portiamo sul fuoco la pentola piena d’acqua per lessare la pasta, mentre aspettiamo, spezziamo i mezzi ziti magari facendoci aiutare dai bambini presenti, figli e adesso nipotini, si quest’acqua impiega sempre tantissimo tempo per raggiungere il bollore, saliamo l’acqua e tuffiamo la pasta in pentola, dicevamo dei pregi e della magia di questa pasta ma adesso bisogna fare molta attenzione, pasta dispettosa basta fare un giro in più per la cucina che e bella che scotta e allora il mio consiglio, incollatevi al piano cottura e scolatela appena al dente, lasciamola sgocciolare per bene ed uniamola ad un po’ di ragù in un ampio contenitore, dopo averla mescolata con il rosso sugo impiattiamo, aggiungiamo con il mestolo ancora del ragù su ogni piatto e imbianchiamo con formaggio grattugiato, serviamo fumante e gustiamo insieme questa meravigliosa pasta, e dopo la pasta la scarpetta che raccoglierà il ragù ancora presente nel piatto insieme ai pezzettini di pasta recuperati quando abbiamo spezzato i mezzi ziti, gli involtini li serviremo come secondo piatto insieme ad una fresca insalata verde ben condita.
E dopo questo lungo racconto Flaviano alias dal legno ai fornelli vi abbraccia virtualmente e vi saluta dandovi appuntamento alle prossime ricette.
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ciao da Dal legno ai fornelli