Pasta lunga con quel che resta delle seppioline, tartufo e prezzemolo timido.
Quel che resta delle seppie, si perché dovete sapere che oggi, ho provato una ricetta con la seppia, però utilizzando solamente il mantello candido e siccome di freschissimo sono riuscito a trovare solamente delle seppioline, mi sono ritrovato con tanti tentacolini e piccole alette, ed ecco che mentre mi cimentavo nella realizzazione dell’uovo di seppia e qualcosa dovevo pur mangiarla e stato gioco facile approntare uno spaghetto veloce con quel che è restato delle seppioline, ho aggiunto anche gli scarti del tartufo utilizzato per l’uovo di seppia e del prezzemolo timido, vi state chiedendo di che prezzemolo si tratti vero, bene vi spiego e solamente una maniera simpatica di rimproverare il fruttivendolo, infatti è un po’ di giorni che prendo del prezzemolo in negozio, arrivo a casa sistemandolo nel vasetto con acqua e lui si piega come a nascondersi e non si degna di rialzare la testa, ho pensato che forse si tratta di prezzemolo timido e vergognoso, ma vallo a capire.
Bene dopo le battute spiritose passiamo alla velocissima ricetta di mare, vi elencherò come sempre gli ingredienti, seguirà la descrizione passo passo e concluderemo con qualche foto a corredo della ricetta.
Ingredienti:
Seppioline freschissime o almeno quel che ne è restato parti della testa con i piccoli tentacoli e alette, il tutto accuratamente privato della pellicina esterna, un po’ di inchiostro nero sempre di seppia per sporcare il piatto, tartufo olio evo aglio sale, basilico e prezzemolo, ma veramente timido, vino bianco e pasta lunga.
Execution:
Portiamo subito la pentola con abbondante acqua per lessare la pasta sul fornello grande e facciamo partire la fiamma, vi ricordo che questa non è una ricetta veloce, ma di più veramente un attimo e poi con un prodotto così piccolo e fresco tanto da poterlo utilizzare anche crudo diventa tutto facilissimo, padella ampia sul fuoco, un paio di spicchi di aglio e dell’olio evo, scaldiamo e aggiungiamo le parti delle seppioline, scottiamo appena un paio di minuti e sfumiamo con un goccio di vino bianco lasciamo evaporare la parte alcolica, saliamo aggiungiamo del tartufo nero estivo ed un po’ di prezzemolo e togliamo dal fuoco, condimento pronto, tempo di cottura quattro cinque minuti, teniamo da parte per dopo, appena l’acqua raggiunge il bollore saliamo e caliamo la pasta scelta, nel frattempo prepariamo i piatti di portata, sporchiamo il fondo con il nero un po’ così a caso come capita, “astratto” quando la pasta e quasi pronta riportiamo la padella con il condimento sul fuoco, quindi scoliamo grondante e ben al dente direttamente nella padella e saltiamo per insaporire ma soprattutto per creare con l’amido una avvolgente cremina, per questo ci aiuteremo con un po’ per volta dell’acqua di cottura ricca di amido rilasciata proprio dalla pasta, a conclusione aggiungiamo ancora del trito di prezzemolo timido e impiattiamo, guarniamo con fogliolina di basilico e serviamo.
Anche per oggi ricetta super veloce conclusa e a Flaviano alias dal legno ai fornelli non resta altro che salutarvi con un abbraccio virtuale e darvi appuntamento con le prossime ricette.
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ciao da Dal legno ai fornelli